A Torino il primo computer quantistico in Italia costruito da IQM
di Riccardo Robecchi pubblicata il 26 Maggio 2025, alle 13:01 nel canale Innovazione
Il primo computer quantistico di IQM in Italia è stato acceso al Politecnico di Torino: si tratta di un dispositivo che verrà usato dai ricercatori, sia accademici sia nelle aziende, e dagli studenti per sperimentare con il calcolo quantistico
Al Politecnico di Torino è stato installato e acceso il primo computer quantistico in Italia a essere prodotto da IQM, azienda finlandese specializzata nella produzione di dispositivi a superconduttori. Il nuovo computer sarà messo a disposizione di ricercatori tanto accademici quanto industriali, così come degli studenti del Politecnico.
A Torino il primo computer quantistico di IQM in Italia
Il momento in cui i computer quantistici saranno utilizzabili per applicazioni reali e con ricadute pratiche si avvicina sempre di più, ma per essere pronti a tale momento bisogna costruire le competenze adeguate. Per questo è importante cominciare già da ora a sperimentare con i dispositivi attualmente disponibili, per quanto limitati.
Al Politecnico di Torino è stato installato il primo computer quantistico in Italia prodotto da IQM: si tratta di un modello a 5 qubit, e pertanto con applicazioni piuttosto ristrette, ma sufficiente per consentire ai ricercatori e agli studenti del Politecnico di sperimentare e costruire competenze che saranno utili quando arriveranno dispositivi più capaci.
Il dispositivo è stato acquisito grazie a una collaborazione tra Politecnico di Torino, Fondazione LINKS e INRiM (Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica). Si tratta di un passo in avanti rispetto all'uso dei simulatori, che non sono sempre facilmente accessibili o economici. L'iniziativa ha già visto manifestazioni d'interesse da parte delle realtà industriali e delle associazioni del territorio.
Non si tratta dell'unico computer quantistico di IQM che sarà in Italia: al Cineca di Bologna sarà infatti installato un IQM Radiance da 54 qubit, che affiancherà il supercomputer Leonardo.
"L’obiettivo del nostro ecosistema Politecnico è quello di costituire un primo hub in cui l’accademia e i centri di innovazione lavorino insieme, in modo tale da rendere questa tecnologia fruibile ed esportabile all'attività dell'industria verso la società", ha affermato il Rettore del Politecnico Stefano Corgnati. "Rappresentiamo una delle prime applicazioni italiane [sic] che utilizzano questo tipo di tecnologia: si tratta, per noi, di un aspetto importante perché da un lato ci consente di costruire percorsi di formazione innovativi, dall'altro ci permette di mettere a sistema queste nuove traiettorie scientifiche con il tessuto industriale del sistema italiano e del sistema Piemonte. Rafforza inoltre la collaborazione con Links ed INRiM, consolidando una partnership fondamentale sui temi complementari della ricerca."
"Ragionando in un’ottica di sistema con gli altri attori nazionali ed europei attivi su questa tecnologia, abbiamo la prospettiva di poter attirare su Torino attività progettuali, centri di competenza di grandi imprese e, ovviamente, persone di talento, impegnate su questo paradigma emergente del computing", ha dichiarato Marco Cantamessa, Presidente di Fondazione LINKS.
"Aspetto di particolare interesse per LINKS", afferma Stefano Buscaglia, Direttore generale di Fondazione LINKS, "è il fatto che l’operazione vede già ora manifestazioni d’interesse di diversi partner industriali. Aumenterà quindi il numero delle imprese che già ora, con l’accompagnamento dei nostri ricercatori, si stanno avvicinando a questo nuovo paradigma computazionale, capace di risolvere in un modo radicalmente diverso problemi tecnici prima intrattabili, dalla finanza alla scienza dei materiali, dalla logistica alla crittografia."
"Abbiamo scelto di partecipare a questa iniziativa perché l’INRiM è impegnato nello sviluppo di strumenti di misura innovativi per migliorare le prestazioni dei qubit superconduttivi, una degli approcci tecnologici più promettenti per i computer quantistici. Nonostante i progressi significativi, questi sistemi sono ancora limitati da errori e perdita di coerenza: INRIM lavora per identificarne le cause e superarle, sviluppando tecniche di misura avanzate e protocolli condivisi a livello europeo. Il nostro contributo scientifico punta a rendere i computer quantistici più affidabili ed efficienti, accelerandone l’evoluzione e ampliandone le applicazioni, dalla ricerca fondamentale all’industria", ha commentato Pietro Asinari, Presidente Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM).
"L’Italia ha un enorme potenziale in campo quantistico e la nostra collaborazione con LINKS permette di fare un passo avanti per rafforzare l’ecosistema quantistico, in particolare in Piemonte. Riteniamo che il nostro supporto e il nostro sistema daranno ulteriore spinta alla ricerca", ha concluso Mikko Välimäki, Co-CEO di IQM Quantum Computers.
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